A mela, a pera, a clessidra: ecco come la forma del corpo influenza le abitudini alimentari

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Lair Ribeiro - Victoria'S SecretChe alla base di uno stile di vita poco sano e disturbi dell’alimentazione ci siano diversi fattori soggettivi, psicologici e fisici, e ormai cosa nota, ma secondo un recente studio anche la particolare tipologia di fisico incide sullo sviluppo di cattive abitudini alimentari.

Secondo i ricercatori della Drexel University, le donne che hanno una cosiddetta “figura a mela”, e cioè un fisico in cui il grasso si accumula principalmente intorno alla vita e nella parte centrale del corpo, sono più inclini a perdere il controllo davanti al cibo, oltre che quelle più insoddisfatte del proprio corpo. A dimostrazione della nuova teoria, gli studiosi hanno elencato i risultati ottenuti durante un trial di due anni in cui hanno monitorato 300 studentesse chiedendo loro di segnalare eventuali episodi di “perdita di controllo” davanti al cibo.

Il risultato è stato che la maggior parte delle ragazze che hanno segnalato disagio nei confronti del proprio corpo e difficoltà a controllarsi a tavola sono state quelle con una maggiore percentuale di grasso intorno alla vita, e che oltre la metà di quelle che hanno messo su peso nella parte centrale del corpo hanno sviluppato abitudini alimentari scorrette.

Alla base di questo “modello di comportamento” ci sarebbero motivi psicologici, ma anche fisiologici, almeno secondo Laura Berner, scienziata che ha guidato il team di esperti che si sono occupati dell’esperimento, che a Science Daily ha spiegato che le cellule del grasso sono quelle preposte a inviare al cervello i segnali di sazietà, e dunque “è possibile che questa particolare distribuzione del grasso nella parte centrale del corpo non causi soltanto uno stress dal punto di vista psicologico, ma abbia anche un’influenza biologica, alterando la percezione della sensazione di fame e spingendo a mangiare di più”.

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