Della dieta alcalina, abbiamo già parlato diverse volte: moltissime le celebrity seguaci di questo regime alimentare ideato dal medico americano Robert Young, che mira a bilanciare l’equilibrio acido-basico del pH dei liquidi corporei, visto che, secondo la sua teoria, se questi sono troppo acidi, l’organismo potrebbe andare incontro a sovrappeso e ad alcune malattie.
Il nostro corpo, dice Young, funziona al meglio quando i liquidi organici non sono né troppo acidi né troppo alcalini. Il pH ideale è tra 7 e 7,4, ma restare in questa media, non è facile considerato il modo in cui mangiamo e viviamo. Se, infatti, basiamo l’alimentazione sui carboidrati raffinati e proteine animali, se viviamo sempre sotto tensione, se non facciamo sport o ne facciamo troppo, l’organismo entra in difficoltà.
Questa la filosofia in breve (per approfondire leggete il nostro articolo “Dieta alcalina per perdere peso ma ritrovare energia e vitalità”) perché il nostro obiettivo è una piccola guida rapida ai cibi alcalini.
Alimenti: spinaci, sedano, carote, fichi secchi, uva, cetrioli, pompelmo, limoni, kiwi, lattuga, ravanelli, cavoli di bruxelles, asparagi, cavolfiore, funghi, avocado.
Condimenti: zenzero, peperoncino, curry, salvia, rosmarino, semi di finocchio e semi di cumino.
Cereali (in realtà degli pseudo-cereali): la quinoa, il miglio e l’amaranto.
Non si tratta di una dieta vegetariana, ma la parola chiave è “bilanciare”. E’ vero che la carne andrebbe ridotta il più possibile (quasi eliminata), ma il pesce, per esempio è più che accettato. E se proprio non riuscite fare a meno di una bistecca, potete pure cedere, a patto di farlo come eccezione e non come abitudine.