Allora, vediamo: c’è la prova costume d’estate e la prova jeans in autunno, ci sono le feste di Natale prima, per prepararsi, dopo per recuperare, c’è che mi sposo e il vestito non mi entra… Insomma, un motivo per mettersi a dieta esiste sempre. Tanto che spesso, sono più le volte che contiamo le calorie che quelle che mangiamo senza sensi di colpa.
E ogni volta c’è la fase della scelta: quale dieta? Se ci muoviamo in Rete, la quantità di regimi alimentari miracolosi è infinita: poi, c’è il solito amico che consiglia di consultare assolutamente un dietologo per non incappare in errori grossolani che mettano a rischio la salute. Ma quale che sia la scelta, la dieta è sacrificio: quella in cui si mangia ciò che si vuole, ancora non l’hanno inventata.
Dukan, cronodieta, del supermetabolismo, mediterrannea, paleolitica, del gruppo sanguigno, della Luna, sono solo alcune delle più note. Curiosando qua e là, perché allora non aggiungerne una nuova? Parliamo di quella del numero dei bocconi fatti a tavola.
Per quanto possa sembrare un tantino paranoico (non meno delle calorie contate ossessivamente per tutto il giorno), in teoria, questo metodo dovrebbe aumentare la consapevolezza di ciò che mangiamo.
A dirlo è uno studio pubblicato su Advances in Obesity, Weight Management & Control condotto dai ricercatori americano della Brigham Young University, che hanno testato questa strategia dimagrante su 60 pazienti ottenendo subito buoni risultati: meno due chili in un solo mese.
Riducendo del 20 per cento i bocconi di cibo e i sorsi di bevande diverse dall’acqua, senza modificare il tipo di alimenti, fa dimagrire. Questo perché, invece di togliere la gioia di mangiare un cibo amato, si diminuisce soltanto la quantità. E farlo del 20 per cento, non è un’azione drastica, ma fa la differenza.
E visto che siamo nell’era digitale, poteva mancare un’app che facesse il conto al posto nostro? No, non può mancare e, infatti, dovrebbe presto arrivare.