Flexitarian: se vuoi essere “vegetariano”, ma flessibile

Se siamo sempre convinti che mangiare molta carne non faccia bene al nostro corpo, ecco in arrivo in nostro aiuto un interessante regime alimentare sì vegetariano, ma molto più flessibile rispetto al rigido menu che la dieta ammetterebbe
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Quante volte ci siamo dette: adesso basta con la carne, divento vegetariana. Ma la scelta di eliminare un cibo così fondamentale della nostra alimentazione, non è facile. Per svariati motivi: il primo perché è buona, perché ci sazia molto più di un piatto di pasta, perché è veloce e comoda da cucinare se si ha poco tempo, perché risolve il problema di pensare ogni giorno a che cosa portare in tavola. Insomma, come tutte le abitudini è difficilissima da abbandonare.

In nostro aiuto, oggi, però, se siamo sempre convinte che in ogni caso mangiare molta carne non faccia bene al nostro corpo, ecco in arrivo la dieta Flexitarian, un regime alimentare sì vegetariano, ma molto più flessibile rispetto al rigido menu che la dieta “verde” ammetterebbe.

È stata lanciata dalla nutrizionista americano Dawn Jackson Blatner e poi resa famosa da Gwyneth Paltrow e privilegia naturalmente i vegetali, ma non esclude del tutto le proteine animali, le diminuisce soltanto giorno dopo giorno. Blatner propone una scala che va dal principiante, all’avanzato all’esperto: i primi dovrebbero cercare di evitare la carne per due giorni, gli avanzati per tre o quattro e gli esperti resterebbero cinque giorni senza carne.

I capisaldi della dieta

– Frutta e verdura di stagione, possibilmente a chilometro zero, sono gli alimenti da privilegiare in assoluto.

– Si possono mangiare: i cereali integrali (bulgur, farro o kamut), i legumi e i derivati della soia (tofu e tempeh), la frutta secca, l’olio extravergine d’oliva o di semi di lino.

– Per quanto riguarda le proteine animali sono permessi (solo alcuni giorni alla settimana) carne, uova, pesce, latte e latticini purché biologici.

– Devono essere cancellati del tutto: pane, dolci, pizza e alcolici.

La Flexitarian non fa dimagrire perché diminuisce le proteine animali (i vegetariani sono più magri degli onnivori, non perché non mangiano carne, ma perché sono soltanto mediamente più attenti alla salute). La dieta flexitarian pone soltanto l’accento sull’eccesso di consumo di carne nelle diete occidentali, e soprattutto di quella allevata con metodi a rischio per la salute e se ci tenete, in maniera poco sostenibile per il pianeta.

Imparare a mangiare in maniera più sana, può, però, rendere più energici ed efficienti e quindi portare ad una maggiore consapevolezza su ciò che mettiamo in tavola. E la conseguenza, è inevitabilmente, l’abbandono di tutti quei cibi che per la dieta sono deleteri e, quindi, la perdita di peso.

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