Con l’arrivo della primavera sono molte le persone a soffrire di stanchezza e affaticamento, una sorta di “sindrome” da cambio di stagione che spesso si riflette anche sul look con pelle grigia e sguardo spento.
Inconvenienti cui di solito si fa fronte con una buona dose di trucco, rimedio che i make-up artist hanno affinato rendendo impeccabili le modelle che affollano i backstage e le passerelle delle fashion week e che spesso, a causa dei ritmi frenetici, hanno pochissimo tempo (e pochissimo riposo) tra una sfilata e l’altra. Ed è proprio dalla passerella che arriva il nuovo trucco per sfoggiare in pochi secondi uno sguardo limpido e un’aria riposata: allo show di Stella McCartney alla Paris Fashion Week, la guru dei make-up artist Pat McGrath ha messo a punto un beauty look incentrato sugli occhi, resi più luminoso dall’applicazione di un tocco di eye-liner bianco nell’angolo interno dell’occhio.
La modella Londone Myers nel backstage della sfilata
Utilizzare un eye-liner – o una matita – in una tonalità chiara come il bianco, il cipria o il burro contribuisce infatti a far sembrare l’occhio più grande e lo sguardo più aperto e fresco: l’importante è applicarlo solo nell’angolo interno dell’occhio e snon sulla rima della palpebra inferiore e superiore per evitare l’effetto contrario e “rimpicciolirlo”. Fondamentale anche scegliere un prodotto che si stenda con facilità, per evitare antiestetici grumi, e dalla texture leggera e perlacea che rifletta la luce e illumini lo sguardo.
Per completare il look, perfetto per le prime serate primaverili e per lasciarsi alle spalle il grigiore dell’inverno, una pelle liscia e priva di imperfezioni, sopracciglia ben definite e labbra nude. Sulle guance invece solo un tocco di bronzer o di blush color pesca, per evitare l’effetto “imbellettato” dato dal contrasto. Un trucco da professionisti nel caso in cui non si abbia sottomano un eye-liner o una matita bianchi? Utilizzare l’illuminante in crema, da applicare con la punta del mignolo o con un cotton fioc sempre nell’angolo interno dell’occhio e da sfumare anche sotto l’arcata sopracciliare.