Mascara che cola e eye-liner sbavato? Prova con il “sandbagging”

Condividi l'articolo
Share on FacebookShare on Google+Pin on PinterestShare on TumblrTweet about this on TwitterShare on LinkedIn
Photo credit: @makeupbymario

Photo credit: @makeupbymario

Con l’arrivo della bella stagione e dei primi caldi, è inevitabile ritrovarsi a fare i conti con i più classici problemi che temperature più alte e sudore provocano sul look: dall’ingestibile effetto crespo che affligge la chioma al fondotinta tristemente sciolto, passando per i rivoli di mascara ed eye-liner che scendono a macchiare di nero le guance, le insidie con cui fare i conti sono tanti, ma fortunatamente è possibile evitarle grazie ai consigli degli esperti.

L’ultimo trucco rubato direttamente a Mario Dedivanovic, make-up artist di Kim Kardashian, regina del contouring e della carnagione impeccabile, si chiama “sandbagging”, ed è una versione last minute del cosiddetto baking, la tecnica che sfrutta la cipria per “cuocere” fondotinta e correttore e fissarli il più possibile.

Sandbagging

Per assicurarsi un look a lunga durata e prevenire le conseguenze di prodotti troppo oleosi, sebo e sudore, è sufficiente applicare un denso strato di cipria sotto gli occhi, sul contorno labbra e sugli altri punti critici e tenerla in posa sino a quando non si è applicato tutto il trucco, per poi rimuoverla agevolmente senza lasciare traccia.

Photo credit: @makeupbymario

Photo credit: @makeupbymario

Un vero e proprio “muro di sabbia”, insomma, che opacizza la pelle eliminando l’effetto lucido e consentendo al make-up di rimanere in posa per tutto il tempo necessario: l’importante è che la cipria venga stesa con abbondanza, stratificandola con una spugnetta sino a quando non spicca chiaramente sulla carnagione. Sarà poi sufficiente usare un pennello per spolverarne via l’eccesso, con risultati che resisteranno anche alle danze più scatenate e alle temperature più torride.

Condividi l'articolo
Share on FacebookShare on Google+Pin on PinterestShare on TumblrTweet about this on TwitterShare on LinkedIn