Multitasking e iperattive: per la scienza le donne devono dormire di più rispetto agli uomini

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Schermata 2016-03-19 alle 17.48.35Costantemente divise tra lavoro, casa e famiglia, non stupisce che il cervello delle donne risulti scientificamente più complesso rispetto a quello degli uomini. E che, di conseguenza, abbia bisogno di più tempo per riposare e ricaricarsi, che si traduce nella necessità di dormire di più.

Stando a uno studio firmato dai ricercatori del Loughborough University’s Sleep Research Center del Leicestershire, in Inghilterra, le donne avrebbero bisogno di venti minuti di sonno in più a notte ( (a nostro parere, non ancora abbastanza rapportato a certe giornate infinite) per ricaricare le batterie: “Il loro cervello è differente, e dunque il loro riposo e il loro sonno dev’essere più lungo”, ha spiegato il professor Jim Horne, direttore del centro ricerche, al New York Post, aggiungendo che “le donne tendono a vivere giornate all’insegna del multitasking, fanno oltre cose allo stesso tempo e sono molto più flessibili, e dunque usano più cervello rispetto agli uomini”.

Ironia a parte, è noto che le esponenti del sesso femminile organizzino le giornate sulla base di ritmi che la stragrande maggioranza degli uomini non riescono a sostenere – mamme lavoratrici, qui ci rivolgiamo a voi – e che il riposo diventi una necessità fisiologica. Non è un caso che la mancanza di sonno abbia effetti deleteri maggiori sulle portatrici dei cromosomi xx, causando “alti livelli di stress psicologico, senso di ostilità maggiore, depressione e rabbia – ha proseguito Horne – Di contro, queste sensazioni non sono associate agli uomini con pari livello di sonno”.

Lo studio attribuisce proprio al poco sonno alcune forme di comportamento umano controllate dalla corteccia prefrontale, una delle regioni del cervello umano più avanzate e quella che lavora di più durante la veglia: da qui, spiegano gli scienziati, la maggiore vulnerabilità alla mancanza di sonno, che si traduce in difficoltà a elaborare pensieri e parlare fluentemente, riduzione della memoria lavorativa, incapacità ad affrontare gli imprevisti e le novità e un comportamento sociale più disinibito.

Se le vostre nottate sono risicate sino all’osso, insomma, le crisi di nervi all’apparenza immotivate hanno in realtà una spiegazione scientifica: vietato sentirsi in colpa quando premete il pulsante “snooze”, è il vostro cervello che ve lo sta ordinando.

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