& Other Stories lingerie: la nuova collezione tra cicatrici e imperfezioni che celebra la donna (e non la modella)

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 And Other StoriesIl 2015 è stato un anno di svolta per il mondo del beauty, con un ribaltamento (meglio dire aggiustamento) del concetto di bellezza. L’anno che sta finendo ha scoperto che la perfezione non è un valore assoluto, rivalutando quindi nell’ordine: il nude look (sono bella anche senza trucco e ritocco), le modelle curvy, la voglia di amarsi e accettarsi come si è e, addirittura una legge che obbligherà le modelle, per poter sfilare, a presentare un certificato sanitario che mostri che non siano malnutrite.

Tantissime le campagne e i progetti per sensibilizzare sul tema, non soltanto le donne, ma anche gli uomini che a questo concetto di bellezza fuori norma si sono abituati facilmente.

And Other StoriesE anche “& Other Stories”, brand del Gruppo H&M, ha scelto e proposto per la sua nuova campagna di lingerie donne che mostrano senza vergogna cicatrici, voglie e tatuaggi. La nuova collezione di intimo appena svelata, intitolata “For women, by women, about lingerie” (“Sulla lingerie, dalle donne per le donne”), rimane così sulla stessa filosofia della campagna Autunno/Inverno 2015-2016 che aveva come protagoniste le modelle transgender Hari Nef e Valentijn De Hingh: considerare un’estetica nuova, una bellezza più contemporanea, senza paletti, meno precisa e che prenda in considerazione la diversità.

And Other StoriesLe immagini della fotografa Hedvig Jenning riprendono tre donne, Helin Honung, blogger, Kelsey Lu McJunkins, violoncellista e Ida Jagerfelt, copywriter. Pizzi e trasparenze in un mix tra seduzione e relax, anche per loro, ma con una particolarità: nessuna è perfetta, nessuna è ritoccata, nessuna nasconde nulla.

Affrontare la bellezza con un altro punto di vista, raccontando una storia diversa”: è questo che ripetono dall’azienda. Strategia o no, credibile o meno, che si voglia almeno provare a lanciare un messaggio “diverso” non può essere un segnale negativo. Forse avrebbero potuto essere un po’ più convincenti (le donne fotografate non saranno modelle, ma nemmeno sono state scelte a caso nel primo supermercato), ma senza essere troppo severi, per noi la strada è quella giusta.

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