Sono amatissime dalle celebrity, che per ottenere chiome lunghe e vaporose non esitano ad “camuffarle” tra le ciocche naturali, e consentono di passare agevolmente da un corto caschetto a lunghissime beachwaves senza attendere ere geologiche affinché i capelli ricrescano: stiamo parlando delle extension, uno degli strumenti di bellezza più preziosi, ma anche cari, che ci siano in circolazione.
Cari, dicevamo, perché è difficile trovare alternative ai capelli veri che sembrino abbastanza naturali da evitare quell’artificioso effetto toupet che trasforma la capigliatura in un vero disastro. Ed è qui che la tecnologia e l’innovazione possono venire in soccorso del nostro portafoglio: alcuni ricercatori della Carnegie Mellon University hanno messo a punto una tecnica che potrebbe rivoluzionare il futuro di extensions e parrucche, consentendo di stampare in 3D capelli che sembrano in tutto e per tutto veri.
Per mettere a punto questa nuova tecnica, chiamata “furbrication” e spiegata nel dettaglio sul loro sito, i ricercatori hanno preso ispirazione dai fili residui che vengono prodotti quando si utilizza una pistola per la colla, un concetto rivisitato e applicato alla stampa 3D per creare fibre, setole e vere e proprie ciocche per cui possono essere stabiliti parametri come il colore, lo spessore, la densità e la tipologia e poi acconciarli in diverse fogge, tagliarli e arricciarli.
Una buona notizia per tutte le fashioniste che ogni mese non vedono l’ora di cambiare look sfoggiando nuovi trend, ma frenano l’entusiasmo all’idea delle conseguenze irreparabili che potrebbero avere sulle loro chiome, e del costo che potrebbe avere rimediare.