The Abaya collection, il tributo di D&G alla bellezza mediorientale

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Abaya Collection D&GDopo avere vestito celebrity e fashioniste di tutto il mondo con abiti che sono entrati nella storia, Dolce & Gabbana hanno deciso di estendere lo stile che è diventato il loro marchio di fabbrica – stampe floreali, tessuti lussuosi, linee sensuali ma eleganti – anche alle donne musulmane: il duo di stiliti italiani ha recentemente presentato l’Abaya Collection, una nuova collezione che comprende abaya e hijab declinati in versione glamour, riscuotendo un enorme successo in poche ore.

La linea comprende capi che riprendono lo stile della collezione Primavera Estate 2016 presentata alle ultime fashion week, con abaya – il tradizionale lungo indossato dalle donne musulmane – in nuance neutre come il nero e il beige in satin e georgette, arricchiti da dettagli preziosi com il pizzo e il tulle e da stampe floreali tipiche della Sicilia che da sempre ispira i due stilisti, presnetanti in una campagna pubblicitaria che esalta tutta la bellezza esotica delle donne mediorientali.

Photo credit: @Dolce&Gabbana

Photo credit: @Dolce&Gabbana

“La nuova collezione è un sogno a occhi aperti tra le dune del deserto e i cieli del Medioriente, un racconto visivo incantevole sulla grazia a le bellezza delle meravigliosa donne dell’Arabia”, hanno fatto sapere Dolce & Gabbana condividendo su Instagram alcuni scatti della campagna pubblicitaria, dove le modelle posano con indosso favolose creazione haute-couture.

Photo credit: @Dolce&Gabbana

Photo credit: @Dolce&Gabbana

Non è la prima volta che Dolce & Gabbana rende omaggio alle tradizioni di altri paesi attraverso la moda: in passato è stato il turno di Messico, Giappone, Cina e Brasile, ma la Abaya Collection è stata quella che sino a oggi ha suscitato la risposta più entusiasta, non solo per la decisione di allargarsi a un mercato sino a oggi in gran parte trascurato dagli stilisti occidentali (anche se DKNY, Tommy Hilfiger, Monique Lhuillier e H&M hanno creato collezioni dedicate alle donne musulmane), ma anche per avere il merito di dimostrare che moda e religione non necessariamente non vanno d’accordo, e che seguire un dress code sulla base delle proprie credenze può essere divertente, trendy ed esaltare la bellezza di ogni donna.

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