Il contouring ha le ore contate: parola dei make-up artist

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ContouringNe abbiamo sentito parlare, e l’abbiamo visto, ormai declinato in tutte le salse – per il viso, per il décolleté, persino per i capelli – ma dopo essere stato l’indiscusso protagonista del mondo del beauty per mesi, il contouring si prepara a imboccare il viale del tramonto. Questa almeno è la speranza dei make-up artist, che evidentemente stufi di essere interpellati in materia, e costretti a riprodurlo su qualsiasi viso, hanno espresso un generale desiderio di vederlo sparire.

Questa tecnica, sdoganata da Kim Kardashian sui social ma vecchia conoscenza degli addetti ai lavori, è stata ormai sviscerata in ogni modo possibile: tutorial, foto, video, analisi punto per punto, ogni mezzo è valido per spiegare al mondo come scolpire il viso giocando con luci e ombre, illuminando determinati punti del viso (in estrema sintesi, dorso del naso, zigomi, fronte e arcata sopracciliare) e scurirne altri (incavo delle guance, linea della mascella e lati del naso).

Kim Kardashian, regina del contouring, si mostra durante il "processo creativo"

Kim Kardashian, regina del contouring, si mostra durante il “processo creativo”

Una sorta di “lifting correttivo” che non richiede l’uso di aghi e bisturi, di cui sono state inventate decine di declinazioni, dal clown contouring, che consiste nell’applicare diverse tonalità di correttore in modo da riprodurre una sorta di maschera da sfumare con la spugnetta, a quello per i capelli (diverse colorazioni più o meno scure a contornare il volto per valorizzarne i tratti) arrivando sino allo strobing, la versione “light” che prevede soltanto l’utilizzo di illuminanti.

L'attrice Gabrielle Union è una fan dello strobing

L’attrice Gabrielle Union è una fan dello strobing

E proprio quando pensavamo che non potessero nascerne altre, ecco che i make-up artist sono insorti per domandare una tregua: persino Mario Dedivanovich, esperto beauty di Kim Kardashian e considerato uno dai pionieri della tecnica, ha rivelato in un’intervista a Grazia Uk che “non è che non mi piaccia il contouring, lo faccio tutto i tempo, e ogni make up artist dovrebbe conoscerlo e saperlo fare. Però penso che non sia un trucco adatto alla vita di tutti i giorni, se avessi una figlia, di certo non vorrei che lo usasse quotidianamente. E’ solo trucco, lo mettiamo e lo togliamo, ma spero che sia una moda passeggera”.

E in effetti, il contouring si basa su un grande quantitativo di trucco da applicare sul viso, con diversi strati di fondotinta, correttore, illuminanti e bronzer da alternare per ottenere il risultato sperato. Che in foto, in video o sul red carpet rende al massimo, ma che nella vita di tutti i giorni trasforma il volto in una sorta di maschera, di certo poco adatta alle giovanissime e difficile da gestire per una pelle già matura. Come spiega anche Bobbi Brown, altra guru del make-up, che ha recentemente rivelato che “non mi piace particolarmente. Usarlo significa un po’ ammettere che c’è qualcosa che non va nel vostro viso, qualcosa da correggere. Il contouring va bene quando siete su un palco o su un set, ma quando osservi giovani donne realizzarlo e stravolgere i loro lineamenti è grottesco. La mia filosofia, d’altronde, è sempre stata quella di sentirsi a proprio agio con se stessi”.

Mario Dedivanovich al lavoro su Kim Kardashian

Mario Dedivanovich al lavoro su Kim Kardashian

Insomma, se stavate prendendo in considerazione l’idea di seguire un corso e perfezionarvi nell’arte del contouring, sappiate che si tratta di una moda, e che come tutte le mode è destinata a passare. Mentre la vera bellezza è per sempre.

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