Dieta vegana: ecco i cibi che può provare ad assaggiare anche un incallito carnivoro

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Della dieta vegana, per quanto evitata come la peste dagli incalliti carnivori, che non solo non la utilizzerebbero mai, ma proprio non la capiscono, si può dire tutto tranne che non sia salutare. Finché non ci diranno che anche il tofu è cancerogeno, almeno per il momento possiamo stare tranquilli. Il regime alimentare vegano, ormai come tutti sappiamo, impone di non mangiare cibi animali, né derivati (latticini, uova…). Un regime, per molti estremo, ma che spesso provoca anche una certa curiosità. Quindi, se ogni tanto, così per cambiare, al posto della bistecca, si vuole provare qualcosa di diverso, gli alimenti più accettabili per i neofiti potrebbero essere questi.

Il tofu, per darne una definizione per i “non credenti” viene anche detto “formaggio di soia”, lo diciamo subito, non ha nulla che lo avvicini nemmeno minimamente al formaggio. Però, a seconda di come si usa, può essere un’alternativa apprezzabile. I più saporiti, sono quelli aromatizzati, e questi si possono provare anche da soli; quello bianco naturale, invece, che assume il gusto degli alimenti con cui è combinato, è da provare nelle torte salate o negli sformati.

Altro alimento fondamentale nella dieta vegana, è il seitan. Viene ricavato dal glutine del grano tenero o da altri cereali, un vero e proprio concentrato alternativo alle tradizionali fonti proteiche di origine animale. Di aspetto simile alla carne, il suo sapore è invece più delicato e la sua consistenza più morbida. Lo si trova in versione naturale, oppure alla piastra, affettato, affumicato a cubetti. Ha una preparazione molto veloce.

Ricche di polifenoli, carotenoidi e omega 3, al posto della solito insalata, si possono provare le alghe. Wakame, Kombu, Spirulina, fagiolini di mare, lattuga di mare, Agar Agar, questi nomi strani, sono i generi più venduti: si cucinano bollite, al vapore, stufate, marinate, al forno, saltate, grigliate, fritte o crude. Si acquistano nei negozi biologici o siti specializzati.

Il bulgur è un tipo di grano duro integrale bollito e poi fatto seccare; si può usare in alternativa al cuscus con le verdure cotte, ma anche con una semplice insalata.

Parmigiano senza latte. Questa sì che è una novità: non sperate, non è formaggio, ma è saporito. Si prepara con: mandorle schiacciate fino a diventare una farina, gomasio (ricavato dai semi di sesamo), germe di grano, lievito di birra in scaglie e un pizzico di noce moscata per insaporire. Tutto nelle stese quantità. Può essere grattugiato sui cibi, soprattutto pasta, riso e minestre.

C’è anche la maionese tra i cibi della dieta vegana, ma è senza uova. Come si prepara: 50 ml di latte di soia (o di riso, di avena, di cocco…), 100 ml di olio di semi di girasole (oppure olio di oliva), un pizzico di sale, un cucchiaio di aceto o di limone. Frullare gli ingredienti, fino a che il composto non si sarà addensato.

Non è detto che sarete soddisfatti pienamente, ma non è corretto demonizzare qualcosa senza prima averlo provato. Potrebbe succedere che magari, una volta assaggiati, alcuni di questi alimenti possano davvero sostituire qualche portata di origine animale. Che, senza estremismi, ma dalle parole di medici ed esperti, effettivamente non sono così salutari, soprattutto se mangiati in quantità elevate come siamo abituati a fare.

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