Ma quanto è accattivante il mondo dei superfood, quei cibi che nella parlata comune, ormai, sono diventati star a tutti gli effetti per tutti coloro che si sono appassionati alla cultura del mangiare “bene”, sano e green. Dalle bacche di goji a quelle di acai, dal latte di cocco all’acqua di baobab, nel ripiano della cucina ci sono tutti: la certezza che facciano così bene non c’è, ma l’idea e il pensiero che sia proprio così li rende tutti più affascinanti.
Adesso, se n’è aggiunto uno nuovo: la moringa sta scalando le classifiche velocemente, e se ancora non l’avete sentita nominare, non temete, inizierà a girare il passaparola e non se ne potrà più fare a meno. Ma di cosa si tratta esattamente: la moringa è un albero del Sud America da cui si ricava una polvere (le foglie e i semi di questo albero vengono essiccati e sminuzzati finemente) che ricorda molto il tè matcha e che contiene una svariata quantità di amminoacidi essenziali, esattamente 9, 27 vitamine, 46 antiossidanti diversi e molti sali minerali. Viene aggiunta a bevande e frullati o trasformata in integratori.
Contiene il doppio delle proteine presenti in uno yogurt, quattro volte la vitamina A contenuta nelle carote, tre volte il potassio presente nelle banane e il quadruplo del calcio che ci verrebbe fornito dal latte. Inoltre contiene vitamina C in un quantitativo sette volte maggiore rispetto a quello presente nelle arance, vitamina E e A. Insomma, un superfood di tutto rispetto. Ma dove trovarla? In erboristeria o nei negozi di biologico.
Un consiglio che arriva dagli esperti è quello di fare attenzione alla provenienza: se volete farvi del bene ma anche fare del bene, scegliete quella proveniente dal Ghana oda Haiti o comunque da coltivazioni gestite da imprenditoria al femminile. In questi Paesi, infatti, molte donne mantengono le proprie famiglie proprio grazie alla produzione di moringa essiccata.