Pirelli 2016, basta col nudo: la bellezza adesso è “impegnata”

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Al grido di basta nudo, il mitico calendario Pirelli 2016, oggetto di culto e laboratorio di idee, volta decisamente pagina: lascia a casa le modelle e guarda a un concetto di bellezza più democratico. Yoko Ono, la giapponese che stregò John Lennon, Katherine Kennedy, 62 anni, super produttrice americana, Patti Smith, 68 anni, tra le più grandi protagoniste della musica rock, Serena Williams, asso del tennis, sono solo alcune delle donne protagoniste che rappresentano da quest’anno l’idea Pirelli della donna di oggi: bella, anche, ma soprattutto capace, coraggiosa e carismatica.

Donne che si sono distinte, che sono diventate icone, simboli, esempi: come l’attrice Yao Chen, prima ambasciatrice cinese dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Fran Lebowitz, opinionista made in Usa, Ava Duvernay, regista del film candidato all’Oscar 2015 “Selma – La strada per la libertà” e la collezionista d’arte Agnes Gund, presidente emerita del MoMA.

Ma c’è anche la generazione delle «new feminist» come Tavi Gevinson, 19 anni, autrice del blog Style Rookie e secondo Forbes una delle trenta donne under trenta più importanti del mondo dei media e la bellissima Natalia Vodianova, modella per davvero, fondatrice dell’organizzazione filantropica Naked Heart Russia ed eccezione assoluta.

Il calendario è frutto del lavoro della grandissima Annie Leibovitz che torna a creare per Pirelli dopo quindici anni (il primo è stato nel 2000) ed è stato finalmente svelato oggi a Londra. “Abbiamo chiesto ad Annie di fare qualcosa di diverso e di raccontare la qualità delle donne di tutto il mondo” ha spiegato l’ad Marco Tronchetti Provera, in occasione della presentazione alla stampa. “Donne che vengono da storie e ceti sociali differenti per mostrare la bellezza delle donne nella loro interezza dell’essere”.

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