Profumi, ecco l’essenza che sa di borse… e che borse

L'iconica maison attinge all’atelier creativo nel cuore di Grasse, in Provenza, che funzionerà come centro olfattorio e punto di riferimento creativo, e all'eccezionale background del profumiere Jacques Cavallier
Condividi l'articolo
Share on FacebookShare on Google+Pin on PinterestShare on TumblrTweet about this on TwitterShare on LinkedIn

Schermata 2016-06-10 alle 18.51.04

È un’icona in tutto il mondo, il suo logo è un must per tutte le donne che amano l’eleganza e l’accuratezza dei dettagli, è Louis Vuitton, che questa volta, dopo borse e scarpe e abbigliamento, si lancia nel mondo dei profumi, passione da sempre del creatore del leggendario brand il quale inseriva nei bagagli, già nel lontano 1854, boccette profumate.

Poi, nel 1927, il primo profumo firmato dalla maison, Heures d’Absence seguita da Je, Tu, Il, da Réminiscences nel 1928 e da Eau de Voyage nel 1946. Oggi ci riprova, per proporci una nuova fragranza, ancora segretissima.

La maison attinge all’atelier creativo nel cuore di Grasse, in Provenza, che funzionerà come centro olfattorio e punto di riferimento creativo, e all’eccezionale background del profumiere Jacques Cavallier.

Per capire che cosa odoreremo, basta immaginare una fusione tra il profumo del cuoio beige naturale usato per i manici e le tracolle delle borse e dei bauli (una nota esclusiva, leggera e sensuale), quello fiorito della centifolia (la Rosa di Maggio) e dei gelsomini di Grasse e, infine, l’aroma sprigionato dalle piantagioni cinesi di magnolie e gelsomino d’Arabia scoperte da Cavallier durante uno dei suoi viaggi alla ricerca di fragranze charmant.

Questo, però, è tutto ciò che sappiamo finora, perché dalla maison le bocche sono cucite, tutto è ancora top secret, tranne la data di uscita: settembre 2016.

 

Condividi l'articolo
Share on FacebookShare on Google+Pin on PinterestShare on TumblrTweet about this on TwitterShare on LinkedIn