Reducetariani: la nuova identità di chi la bistecca la mangia, ma solo nel weekend

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Schermata 2016-01-26 alle 19.09.16Diciamo la verità, anche se la nostra dieta non riuscirà mai a fare a meno della bistecca e se qualcuno ci dice “no grazie, sono vegetariano” ci innervosiamo facilmente, in fondo in fondo, sappiamo che la carne non fa bene e che qualche volta ci intrigherebbe anche assaggiare una di quelle ricette che danno l’impressione di essere così sane. Qualcuno ci prova anche, ma se il barbecue è l’oggetto di cui mai fareste a meno, non è semplicissimo abbandonare il vostro macellaio di fiducia.

Però, nella vita, è bello anche cambiare ogni tanto, e allora se vi è passato per la testa di ribellarvi alla carne rossa, per motivi salutari più che etici, allora potete cominciare a fare parte del gruppo dei reducetariani. Il termine e il nuovo stile alimentare è stato coniato dal dal ricercatore della Columbia University Brian Kateman e diffuso attraverso il suo Reducetarian Blog che ha come motto «We reduce».

Cosa significa? Non è difficile capirlo, basta ridurre l’apporto di carne nella propria dieta, preferendo quella proveniente da animali allevati al pascolo rispetto a quella ottenuta da bestiame allevato in maniera intensiva.

Si comincia col «meatless monday», ovvero niente proteine animali il lunedì, cercando di prolungare l’attesa della bistecca per arrivare a mangiarla solo nel weekend. Secondo Kateman, ma ormai non è più il solo a sostenerlo, mangiare meno carne abbasserebbe il rischio di ammalarsi di tumore e patologie cardiovascolari.

La cosa positiva è che, con un piccolo sforzo, che non implicherebbe una scelta radicale di esclusione, ma una semplice modifica delle proprie abitudini alimentari, forse si potrebbe imparare a stare meglio. Noi, ma anche il Pianeta.

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